Alzi la mano chi tra di voi si è sentito stanco, spossato, irritabile al rientro dalle vacanze almeno una volta! Ebbene, i dati ISTAT ci dicono che il 35 % degli italiani con un’età compresa tra i 25 e i 45 anni soffre di malessere e disagio dopo essere rientrati dalle vacanze. E’ bene riflettere che questa sensazione non risparmia neanche i più piccoli. Ma perché?
La risposta è molto semplice, parliamo di “Sindrome da rientro” che non è altro che una difficoltà del nostro corpo e della nostra mente di adattarsi in pochissimo tempo alla ripresa delle abitudini e dei ritmi consueti. Solitamente durante le vacanze, siamo più spensierati, abbiamo orari e ritmi completamente diversi e svolgiamo attività tipicamente più divertenti e rilassanti. Una volta tornati, il nostro corpo e la nostra mente hanno bisogno di almeno una settimana per ri-adattarsi alla vita di tutti i giorni.
Come possiamo aiutarci
Quando mi ritrovo a dare dei consigli ai genitori, cerco sempre di capire se gli adulti di riferimento dei bambini si sentano sereni in quella determinata situazione. Questo perché è molto difficile seguire al meglio i nostri cuccioli se siamo noi ad avvertire disagio e malessere. Nel caso del rientro dalle vacanze, dovremmo innanzitutto cercare di ritagliarci dei momenti, anche brevi, per fare qualcosa che ci dà soddisfazione. Solo stando meglio noi adulti, saremo più propensi e più pazienti verso i nostri bambini.
Con questo articolo, vorrei darvi qualche suggerimento “smart” per accompagnare al meglio i vostri bambini che affronteranno l’inizio di una nuova avventura al Nido, alla Scuola dell’Infanzia o alla Scuola Primaria.
Per i bimbi che devono iniziare l’asilo nido
Questo spesso è il primo vero momento di transizione. Momento in cui il bambino comincia a sperimentarsi in autonomia e indipendenza dai genitori. Vi elenco alcuni consigli utili per gestire al meglio l’inserimento al nido:
- Parlate di inserimento informando il vostro piccolo che qualcosa a breve cambierà, che conoscerà altri bambini, che ci sarà una o più educatrici che si prenderanno cura di lui. Non pensate che il vostro bambino non capisca ciò che gli state dicendo. Magari non capirà le singole parole, ma il vostro atteggiamento calmo e rassicurante, lo prepareranno al meglio.
- Andate al parco per aumentare la socializzazione del vostro bambino con i pari.
- Durante l’inserimento create una vostra routine pre-ingresso al nido che lo abituerà a rendersi conto di ciò che succederà a breve e, in modo graduale, imparerà a gestirlo insieme al vostro aiuto e alla professionalità dell’educatrice
- Pensate a cosa potrebbe portare al nido come oggetto transizionale che potrà calmarlo durante i momenti di eventuale disagio (il suo pupazzo preferito, una bambola, una macchinina, il suo doudou…)
- Informate sempre il vostro bambino che tornerete
- Esprimete pensieri positivi riferiti al nido
- Una volta tornati a casa, lasciate da parte il telefono e dedicatevi al vostro bambino per recuperare la vostra unicità
Per i bimbi che devono iniziare la Scuola dell’Infanzia
Per questa fascia d’età, tutti i consigli riferiti all’ingresso al nido ovviamente sono validi, in aggiunta vi suggerisco di creare insieme quello che io chiamo “Lo zainetto aiutante”. Ecco di cosa si tratta.
E’ una vera e propria attività che solitamente piace molto ai bambini. E’ di grande supporto perché il vostro piccolo può creare da solo il suo zainetto personale dove potrà custodire i suoi tesori preziosi! Potrà utilizzarlo soprattutto i primi giorni della Scuola dell’Infanzia per portare con sé uno o più oggetti/giocattoli che gli permetteranno di sentirsi più sicuro ad affrontare questa nuova avventura.
Potete acquistare uno zainetto di tessuto senza disegni, preferibilmente di cotone naturale. Dipingetelo insieme al bambino con tempere per tessuto. Un decoro semplice che viene sempre apprezzato dai bambini è lo stampo delle loro mani!
Per i bimbi che devono iniziare la Scuola Primaria
Sicuramente questo è uno dei momenti più intensi che il bambino vive. Torna di nuovo “piccolo” e si dovrà rapportare con nuove figure di riferimento e, anche se avrà la capacità di adattarsi velocemente, dovrà fare il grande sforzo di “abbandonare” la realtà consolidata, le maestre di riferimento e alcuni amichetti della Scuola dell’Infanzia. Dovrà anche riorganizzarsi per gestire il nuovo “carico di lavoro” che gradualmente dovrà affrontare.
I consigli generali che mi sento di darvi sono:
- Parlate al bambino di emozioni, mostrate affetto, riconoscete le sue conquiste ma anche le sue “sconfitte”: da esse si impara a “fare meglio”
- Aiutate il bambino a capire quali possono essere gli obiettivi raggiungibili
- Aiutatelo ad essere empatico e ad aiutare chi è in difficoltà
- Siate chiari sulle regole: cosa è lecito fare e cosa non lo è
- Elogiate il suo impegno e non il suo “talento” insegnandogli ad accettare l’errore
- Incoraggiatelo a partecipare ad attività di gruppo come lo sport di squadra
- Organizzate delle attività da fare insieme
- Siate partecipi della vita scolastica
Per ogni età quindi abbiate cura di dialogare con i vostri bambini, cercate di essere empatici e al posto di porre una domanda generica: “Come è andata oggi?” provate a chiedere: “Come ti sei sentito oggi?” le loro risposte saranno più concrete e riuscirete a comprendere meglio il vissuto della loro giornata!