Noi siamo convinti che non sia giusto generalizzare. Men che meno quando parliamo di gravidanza. Per ciascuna di noi, scoprire di essere incinta è un momento assolutamente intimo e personale. Lo sappiamo bene: alcune di noi avranno pianificato questo momento fino all’ultimo dettaglio. Altre lo avranno solo sognato. Per altre era atteso, magari da molto tempo. Per altre ancora assolutamente inaspettato. Ma in ogni caso quelle due lineette su un test comprato in farmacia scateneranno un vortice di emozioni, quasi schizofreniche, comuni a tutte noi, che vanno dal “oddio, e adesso, che cosa faccio?”, alla gioia più profonda, fino alla paura più allargata per tutto quello che sarà.
Si, perché la sola cosa certa è che, da quel momento, la nostra vita cambierà. E ci renderemo conto di quanto solo il giorno del parto. Ma… per arrivare ad allora, mancano nove mesi. Mesi fatti di attese, di speranze, di paure, di gioie profonde. E quindi? Da dove cominciare? Cosa si deve fare appena si scopre di essere incinta?
Anzitutto, assicuriamoci di essere veramente in stato interessante. Procediamo quindi con delle analisi del sangue che, verificando i livelli dell’ ormone beta-hCG presente nel sangue, potranno dare la certezza della presenza di uno stato di gravidanza. A volte, è utile ripetere il test anche una settimana dopo e verificare, appunto, l’aumentare dei livelli di beta-hCG nel sangue. A questo punto, se non l’abbiamo già fatto, rivolgiamoci al nostro ginecologo di fiducia per una prima visita di controllo.
Questo sarà uno dei tanti momenti importanti, ricchi di preoccupazione, che vivremo in questi nove mesi. Perché, come è noto, le prime settimane di gravidanza sono quelle più delicate e a rischio per il feto. Cerchiamo quindi di contenere il nostro iniziale entusiasmo, seppure assolutamente comprensibile, ed attendiamo con fiducia che il nostro medico ci guidi in questo percorso. Prima di allora e, di solito, almeno fino alla dodicesima settimana di gravidanza, il consiglio è quello di evitare di condividere la notizia, se non con le persone più strette e fidate.
Nel caso, malaugurato, di una interruzione di gravidanza, dovremmo gestire, oltre all’immenso dolore che proviamo, anche le goffe reazioni delle persone che ci circondano. Meglio aspettare, allora, gioiremo tutti assieme al momento opportuno.
Non avete ancora un ginecologo di fiducia? Beh, è arrivato il momento di sceglierlo: potete chiedere aiuto al vostro medico di base, che saprà aiutarvi al meglio, oppure chiedere al consultorio, oppure ad una amica della quale vi fidate. La cosa importante è una sola: di questa persona vi dovete fidare ad occhi chiusi! Perché i mesi che ci aspettano saranno i più importanti della nostra vita e di quella del nostro futuro bambino. La prima visita ginecologica andrebbe fatta non prima di 7 o 8 settimane dall'ultima mestruazione. Non perché prima di allora vi siano delle controindicazioni, ma solo perché a quella data, se siete fortunati, potreste riuscire già a sentire il battito del suo cuore e sarà per voi un’emozione unica.
Ma, prima di tutto, durante il primo controllo, il ginecologo vi visiterà per controllare che il sacco gestazionale di sia impiantato correttamente e scongiurare eventuali patologie o malformazioni dell'utero o delle ovaie che potrebbero creare problemi durante la gravidanza. E potrete vedere per la prima volta il vostro piccolo che sarà lungo pochi millimetri. Se tutti i parametri rientrano nella norma, il ginecologo vi indicherà tutte le analisi da fare e vi spiegherà meglio, passo dopo passo, come procederete.
Una raccomandazione importante: avete dubbi o domande? Non esitate a farle e scrivere, magari, su un diario, tutto quello che temete di dimenticare. Vedrete, andrete a leggere e rileggere quegli appunti tante e tante volte. E, ovviamente, da questo momento in avanti, niente fumo o alcool, movimento moderato ed una sana e corretta alimentazione!